Stufe a legna

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Stufe a legna

Questo tipo di stufa utilizza come combustibile la legna.
Di solito ha una lunga autonomia cioè non è necessario riaccenderla molto spesso ma basta rimettere la legna sulle braci rimaste per poter riavviare la fiamma, con il vantaggio di avere il calore per molto più tempo e quindi trovare il tepore in casa la mattina al risveglio od al rientro dal lavoro.
La camera di combustione è di solito in ghisa od altro materiale refrattario, per trattenere più a lungo il calore.
Il calore emesso dalla stufa a legna, emesso da tutto il corpo della stufa per irraggiamento, è più puro, intenso e duraturo, rendendo l’ambiente più confortevole.
Una volta caricata la stufa con del buon legno stagionato, sarà sufficiente tenere la presa d’aria aperta al massimo, per 5-10 minuti, per far si che la fiamma si avvii bene, dopodichè, regolando la potenza al minimo, la legna brucerà lentamente emanando calore per lungo tempo. Alla fine rimarrà la brace e la stufa, molto lentamente, si raffredderà, ma l’ambiente non sarà mai completamente freddo.
E' possibile collegare esternamente alla stufa un apposito ventilatore che permette di far arrivare il calore in ambienti più distanti.
Sul fondo della camera di combustione si trova una griglia dalla quale passa l'aria, regolando l'apertura di essa si regola l'intensità della fiamma.
La stufa a legna necessita di una canna fumaria con buon tiraggio che permetterà il funzionamento anche con una fiamma ridotta; la canna fumaria deve essere pulita a fine stagione.
Una volta esaurita la legna ed i gas volatili emessi dalla legna, la fiamma si spengerà, ma il calore sarà mantenuto dalle braci che si formeranno. Sarà sufficiente aggiungere piccole quantità di legna per far riprendere la fiamma e quindi riscaldare di nuovo al massimo della potenza termica.
Periodicamente, quando la stufa è al minimo della temperatura, ma anche se è accesa, è necessario svuotare la camera di combustione dalla cenere prodotta.
L’impiego della stufa a legna permette un risparmio sul costo del riscaldamento di circa il 60-70%, rispetto all’utilizzo del gas metano.
Molti sostengono che la legna bruciata provochi inquinamento ambientale, invece essendo una materia prima la sua combustione rientra nel ciclo della natura.